Blevio

Il paese di Blevio si compone di sette frazioni, per la maggior parte arrampicate sui pendii scoscesi dei monti retrostanti.
Da quasi tutte le abitazioni del paese si ha un’ampia ed incantevole vista che ha fatto di Blevio il luogo prescelto, già in passato, per la costruzione di lussuose ville, tra le quali è famosa quella che nell’Ottocento appartenne alla celebre cantante Giuditta Pasta, ove convenivano poeti, scrittori ed artisti. Fra i tanti vogliamo ricordare Vincenzo Bellini che, ispirato dall’incomparabile scenario dei tramonti lariani, scrisse proprio qui alcune pagine della "Sonnambula". Tra le ville più caratteristiche si ricorda la Villa Troubetzkoy: il principe Russo Troubetzkoy, dopo essere stato condannato ai lavori forzati per tentata insurrezione contro lo zar Nicola I, fuggì a Blevio, dove costruì la villa nel 1850; durante la costruzione alcuni scogli che ostacolavano i lavori furono fatti saltare con l’utilizzo di dinamite, per questo motivo il principe fu soprannominato il Turbascogli.

Dalla frazione di Sorto una passeggiata di circa un’ora consente di ammirare begli scorci sul lago e di osservare alcuni immensi massi erratici, tra cui è famosa la Pietra Nairola.

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